PROGETTO “TUTTI PER L’ABA, ABA PER TUTTI!” LEZIONE NUMERO 7: “Schema di rinforzo continuo”

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LEZIONE 1

LEZIONE 2

LEZIONE 3

LEZIONE 4

LEZIONE 5

LEZIONE 6

LEZIONE 7

 

SCHEMI DI RINFORZO: CONTINUOUS REINFORCEMENT VS INTERMITTENT SCHEDULE OF REINFORCEMENT

Dott.ssa R. Belcastro   Dott.ssa Daniela Fasciana
Applied Behavior Analisys (ABA) and Cognitive Behavioral Therapy (CBT)
ISTITUTO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE ISMEC PALERMO

Nelle prime lezioni abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulla procedura del rinforzo e in particolare sullo schema (“schedule”) CONTINUO.

Cos’è uno “schema” o “programma ” di rinforzo? E’una regola che ci indica quale manifestazione di uno specifico comportamento dobbiamo rinforzare, ovvero in quale condizione dovremo consegnare il rinforzatore.

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SCHEMA DI RINFORZO CONTINUO

In un PROGRAMMA DI RINFORZO CONTINUO il rinforzatore e’consegnato OGNI volta che si presenta il comportamento che desideriamo incrementare. Utilizziamo questo schema quando dobbiamo “costruire” un nuovo comportamento (fino a quando il bimbo non lo impara). Ma una volta che e’stato appreso, per “mantenerlo in vita” e’utile sostituire questo schema con un altro per diverse ragioni. Per esempio, come sottolineato nella lezione N.6 un comportamento che viene rinforzato in modo continuo, va più facilmente incontro ad estinzione nel momento in cui non viene più rinforzato. Inoltre, con uno schema di rinforzo continuo e’ piu’ probabile che il rinforzatore, consegnato innumerevoli volte, possa andare incontro a saturazione poiché il bimbo si “saziera’” presto e pertanto perderebbe la sua efficacia. Rinforzare il comportamento target tutte le volte che viene emesso può anche rallentare l’insegnamento poiché produce parecchie interruzioni. Infine, questo schema può interferire con la generalizzazione degli apprendimenti e con il passaggio da una motivazione estrinseca (lo faccio perché dopo mi danno qualcosa che mi piace”, ovvero il rinforzatore) ad una motivazione intrinseca (lo faccio perché mi piace farlo). Per queste ragioni, dopo che il comportamento e’stato “acquisito” passeremo ad un altro schema di rinforzo, ovvero quello “intermittente” che non presenta questi limiti e risulta molto efficace per consolidare e mantenere un comportamento.

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SCHEMI DI RINFORZO “INTERMITTENTE”

Nella lezione N.6 vi abbiamo presentato alcuni schemi di rinforzo intermittente per ridurre i comportamenti problema (rinforzo differenziale DRA, DRI, DRL, DRO). In questa lezione approfondiremo i programmi di rinforzo intermittente utili a “consolidare” un comportamento desiderabile.
Con lo schema di rinforzo INTERMITTENTE consegnamo il rinforzatore SOLTANTO ALCUNE VOLTE in cui si presenta il comportamento.
Distinguiamo due categorie di rinforzo intermittente: “a rapporto” e “a intervallo”.

 

SCHEMA DI RINFORZO A RAPPORTO

Con questo schema il rinforzo e’contingente all’emissione di un certo numero di risposte corrette, ovvero il rinforzatore viene consegnato solo dopo un certo numero di risposte corrette. Uno schema a rapporto e’ “fisso” (RF)  quando il numero necessario di risposte corrette affinché il rinforzatore sia disponibile non cambia tra un rinforzo e l’altro. Per esempio, se decidiamo di rinforzare il comportamento “svolgere gli esercizi di matematica” dopo 3 operazioni corrette scriveremo RF3. Gradualmente e’possibile aumentare il valore di RF e fissarlo quindi a RF6, poi RF9 etc.
Non e’funzionale fissare sin da subito lo schema a 9. Un incremento troppo rapido dello schema RF produce un peggioramento della risposta chiamato “allentamento del rapporto”. In altre parole, all’inizio non e’opportuno richiedere un numero troppo elevato di risposte per consegnare il rinforzatore e tanto meno passare da un RF3 direttamente ad un RF9. Il valore ottimale del rapporto e’comunque individuato dall’esperto mediante “prove ed errori”.
I programmi di rinforzo RF producono un’alta e stabile percentuale di risposte prima della comparsa del rinforzatore e una “pausa post rinforzo” (per un certo periodo il bimbo non risponde alle richieste) la cui durata e’direttamente proporzionale al valore di RF: più alto e’il valore (ovvero più risposte sono necessarie alla comparsa del rinforzatore) e più lunga sarà la pausa post rinforzo.
Nello schema di rinforzo a “rapporto variabile” (RV) invece il numero di risposte corrette che occorrono per la consegna del rinforzatore cambia in modo imprevedibile (intorno ad un valore medio che stabiliamo all’inizio dell’elaborazione del programma) da un rinforzo al successivo.
Questo schema non produce pausa post rinforzo poiché non e’possibile prevedere quando si riceverà il rinforzatore.  Facciamo un esempio: Il successo delle slot machine e’dovuto al fatto che sono programmate secondo uno schema RV. Il giocatore infatti non ha la possibilità di conoscere il numero di volte in cui dovrà inserire una moneta per vincere. Motivo per cui la frequenza del suo comportamento “inserire monetina e premere leva/schiacciare il bottone” si mantiene elevata…ed il suo portafogli sempre più vuoto!

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SCHEMI DI RINFORZO A INTERVALLO

In questo caso il rinforzo e’contingente ad una risposta emessa alla fine di uno specifico periodo di tempo (intervallo). Dunque, e’lo scorrere del tempo che rende disponibile il rinforzatore e non il numero di risposte corrette.
Con un programma a intervallo “fisso” (IF)  rinforziamo la prima risposta corretta che compare dopo un intervallo di tempo stabilito. Se la risposta compare prima della fine dell’intervallo non viene rinforzata. il rinforzatore e’consegnato dopo un periodo di tempo “fisso” che segue il precedente rinforzatore. Dopo si azzera il cronometro e inizia un nuovo intervallo.
Per esempio, se è necessario che passi un minuto prima che il rinforzatore possa essere consegnato, scriveremo IF1 minuto.
Con uno schema di rinforzo a “intervallo variabile” (IV) invece la durata dell’intervallo e il successivo cambia in modo imprevedibile attorno ad un valore medio stabilito durante l’elaborazione del programma. Controllare la casella di posta elettronica e’un comportamento rinforzato secondo questo schema poiché non possiamo prevedere quando troveremo un’email.
Un altro schema di rinforzo intermittente e’quello “a validità’ limitata” secondo cui rinforzeremo il comportamento solo se compare DURANTE un arco di tempo limitato dopo che sia trascorso un certo intervallo. Il rinforzatore e’ valido solo per un tempo limitato…c’ e’una scadenza.

Infine abbiamo lo schema di rinforzo “a durata” che rendono il rinforzo contingente ad una risposta emessa per un certo periodo di tempo. In altre parole,  rinforziamo una risposta solo se si presenta per un certo periodo di tempo. Il valore di questo schema e’dunque dato dalla quantità di tempo durante cui il comportamento deve manifestarsi in modo continuo per potere consegnare il rinforzatore. Anche in questo caso distinguiamo schemi a “durata fissa” (il valore dello schema e’fisso) e “variabile” (il valore dello schema cambia in modo imprevedibile).
Questo tipo di schema e’utilizzato per incrementare la durata del contatto oculare con bimbi con autismo.

Anche per oggi può bastare, buono studio!