L’autismo non è causato da una mancanza di ossitocina

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I ricercatori hanno eliminato una delle spiegazioni più diffuse per l’autismo. L’idea era che i livelli di ossitocina nei bambini autistici potesse essere inferiore rispetto a quelli di altri individui. L’ossitocina è un ormone prodotto dall’ipotalamo e secreto dalla neuroipofisi, una struttura anatomica della grandezza di un fagiolo, posta alla base dell’encefalo. Racchiusa e protetta da una nicchia ossea, l’ipofisi è costituita da due ghiandole contigue che danno origine ad una porzione anteriore e ad una porzione posteriore (neuroipofisi). Oltre alle classiche funzioni ormonali sopradescritte, l’ossitocina possiede anche la capacità di regolare i comportamenti sociali, sessuali e materni. L’ossitocina influisce quindi nelle emozioni e nelle relazioni sociali e di fiducia rispetto agli altri. Lo studio è stato pubblicato negli Atti della National Academy of Sciences, e ha evidenziato come i bambini autistici non avevano livelli più bassi di ossitocina nel sangue rispetto ai bambini con sviluppo tipico.

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La teoria del deficit di ossitocina è stata considerata molto interessante poiché le funzioni di questo ormone coincidono con tante difficoltà sociali e di relazione caratteristiche del disturbo dello spettro autistico. Inoltre c’è stata qualche evidenza di come le persone con autismo potevano ottenere un miglioramento con un incremento di di ossitocina. I ricercatori della Mt. Sinai School of Medicine ritengono che l’ossitocina possa essere una terapia utile per l’autismo perché le funzioni fisiologiche dell’ossitocina combaciano combaciano con le caratteristiche comunemente riscontrate in persone con ASD, “studi su animali hanno mostrato che l’ossitocina è coinvolta in una varietà di comportamenti, incluse le relazioni adulto-adulto e adulto-bambino”, la memoria solciale e la cognizione, la riduzione di ansietà e dei comportamenti ripetitivi”, come dichiara la ricercatrice Jennifer Barz.

La ricerca del team del Mt.Sinai ha effettuato uno studio di infusione con un gruppo di adulti autistici ed Asperger. Ciò che hanno riscontrato è stata una “riduzione del comportamenti ripetitivi. Nessuna riduzione è avvenuta nel gruppo placebo”, ha riportato Eric Hollander.Gli esperimenti negli ultimi anni hanno dimostrato come l’ossitocina viene rilasciata in una stretta relazione con sentimenti di di fiducia e di empatia, è stata cosi soprannominata “l’ormone dell’amore”, nel dettaglio i suoi effetti sarebbero quelli di ridurre la pressione del sangue e regola livelli di cortisone anormali, riduce l’ansietà, l’ansietà sociale e la paura, aumentare i legami ed le sensazioni d’amore, migliorare le interazioni sociali e le sensazioni di fiducia, migliorare la soglia del dolore, così come promuovere la crescita e la guarigione ed infine contribuire alla produzione del latte e la allunga durante l’allattamento, e gioca un ruolo importante nella madre per le relazioni col bambino.
Questo ormone risultava cosi molto interessante ed come un potenziale trattamento biomedico per l’autismo vi era inoltre un’altra capacità dell’ossitocina che era quella di migliorare la ricognizione facciale che si rileva essere importante per una più normale interazione sociale e per lo sviluppo delle relazioni.images (19)

Parker e il suo team hanno studiato i livelli di ossitocina in circa 200 bambini, compresi i bambini autistici (ASD), i loro fratelli, e bambini con sviluppo tipico. “La nostra ipotesi andava nella direzione comune che i bambini con autismo dovevano risultare con livelli di ossitocina bassi, i fratelli con livelli intermedi ed i controlli neurotipici con livelli massimi. ”
Ma, in realtà lo studio era inerente ai livelli di ossitocina d come interessano il funzionamento sociale sia nei bambini con autismo e quelli senza. Parker ha osservato come i livelli di ossitocina più alti, il funzionamento sociale era più avanzato.”

L’ influenza genetica sui livelli di ossitocina del bambino era molto forte, la probabilità che un bambino risultasse avere livelli di ormone alti o bassi dipendeva dal fatto che i loro genitori avevano livelli di ormone alti o bassi.
Altri risultati potrebbero spiegare perché alcuni bambini autistici hanno risposto ai trattamenti con ossitocina e gli altri no. Secondo un ricercatore della Duke University, Simon Gregory, con, “Potrebbe essere dovuto al fatto che se un ragazzo ha livelli bassi di ossitocina allora può beneficiarne.” Questo ricercatore non è stato coinvolto direttamente in questo ma sta svolgendo altre ricerche con un gruppo di persone con disturbo dello spettro autistico sugli effetti del trattamento con ossitocina.
Gregory risulta sorpreso dai risultati dello studio, tuttavia è evidente di come l’autismo sia uno spettro e non un singolo disturbo, non sarà quindi collegabile ad una sola causa. Ma ha aggiunto che si tratta di uno studio importante poichè più rigoroso e più grande delle precedenti ricerche sul tema, che hanno mostrato risultati contrastanti.
Questo studio non mette la parola fine sulla storia tra l’ ossitocina e il suo coinvolgimento nell’ autismo. I livelli che si trovano nel sangue, potrebbero essere molto diversi da quelli che si trovano nel liquido cerebrospinale che circonda il cervello.