Ritmi del sonno in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico: uno studio prospettico

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Il grande incremento di studi di questi ultimi anni intorno ai Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) ha portato a comprendere molteplici aspetti della patologia e dei comportamenti legati ad essa.
Interessante notare come anche il sonno e i ritmi sonno-veglia, di alcuni soggetti con ASD possano mostrare delle singolarità o differenze rispetto a bambini con sviluppo tipico.

L’articolo in questione è uno studio longitudinale di una coorte di 14.062 bambini inglesi nati nel 1991-1992,partendo dai sei mesi di vita fino agli 11 anni d’età. Ai genitori dei bambini sono stati somministrati dei questionari a 6, 18, 30, 42, 69, 81, 115 e 140 mesi d’età del bambino dove venivano poste domande riguardo i patterns del sonno dei loro bambini. Nei questionari veniva chiesta l’ora in cui i bambini si coricavano, quando si svegliavano e quanto dormivano di media in un giorno. Inoltre nel questionario andava riportato quanti risvegli avevano i bambini durante la notte. 

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Ciò che lo studio mostra è come mediamente i bambini a cui verrà diagnosticato il Disturbo dello Spettro Autistico tendono a dormire meno rispetto ai controlli.
Questo studio longitudinale mette in luce come tra i bambini ASD la perdita del sonno sia particolarmente accentuata tra i 18 e i 42 mesi.
Nella prima infanzia non risultano differenze nella coorte considerata, mentre a partire dai 18 mesi fino agli 11 anni, cioè nel periodo preadolescenziale, i bambini con Disturbo dello Spettro Autistico dormono in media tra i 17 e i 43 minuti in meno.


La forza di questo studio sta nel suo essere longitudinale e prospettivo, il quale colleziona dati dei ritmi del sonno di bambini da prima di ricevere la diagnosi di ASD.

Un altro elemento importante è che i bambini con Disturbo dello Spettro paiono possedere un pattern sonno-veglia differente rispetto a bambini con altre disabilità intellettive.

In concerto con i dati osservativi, emerge dalle ricerche sulla biologia del disturbo come sia presente un anormale ritmo nella produzione di melatonina in alcuni bambini con autismo. Questo problema a livello di neurotrasmettitori potrebbe spiegare la presenza di disturbi del sonno in bambini con Disturbo dello Spettro Autistico.

In conclusione l’articolo discute come sarebbe importante approfondire lo studio del sonno dei bambini con ASD, al fine di comprendere sempre meglio tale patologia e di incrementare la qualità e quantità di studi sugli indicatori precoci della patologia, come ad esempio irecenti studi sul pianto e sulla simmetria posturale.


Link all’articolo in lingua Inglese:

http://adc.bmj.com/content/99/2/114.full?sid=5c7a2f56-0324-4a91-85d2-67b6f6083a2a