La corsa come parte della terapia per l’autismo

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La corsa è un’attività sportiva ideale per tonificare il corpo e perdere peso, per migliorare lo stato cardiovascolare e l’umore, e aumentare i meccanismi di difesa dell’organismo inoltre è risaputo che correre aiuta a smaltire la tensione e di conseguenza diminuire lo stress.

Achilles-Colorado-Logo-620x314Nel 2012 Achilles International, una organizzazione nonprofit che si dedicata a fornire opportunità di sviluppo fisico per persone con disabilità, ha creato un programma di allenamento che aiuta i bambini autistici in una convenzionale corsa di cinque miglia per tre mesi. Il programma ha permesso Achilles di raccogliere prove empiriche che mostrano che correre aiuta le persone con autismo a migliorare il loro benessere emozionale e fisico.

I bambini con autismo spesso hanno difficoltà ad interagire con gli altri, focalizzare i compiti o persino sentirsi bene nel proprio corpo, mentre corrono loro trovano una scappatoia dallo stress e dalle sfide quotidiani.

La scoperta suggerisce che stimolando questi bambini in modi diversi e aiuta ad ancorarsi al momento, migliorando la connessione con le loro famiglie così come con i coetanei nella vita di tutti i giorni.

L’esercizio è molto importante perché metà dei bambini con autismo è sovrappeso e a rischio di diabete, malattie cardiache, problemi alle ossa e alle giunture, ansia e depressione. Correre è naturale per i bambini e porta ad aumentare l’attenzione, diminuire gli elementi di disturbo e aggressività, diminuire i comportamenti ripetitivi e aumentare l’interazione tra coetanei.

immagineLa corsa per la disabilità, in particolar modo per l’autismo è sostenuta anche da Running Angels che “è un progetto nato nel 2013 per coinvolgere le donne che amano correre e sostenere progetti a favore di bambini e ragazzi disabili – spiega Umberto, padre di Edoardo un bambino autistico non verbale – e il nostro obiettivo è quello di migliorare la vita di questi ragazzi e delle loro famiglie”.

I Running Angels hanno coorganizzato un evento chiamato Color Run: una corsa in cui l’unico obbligo era vestirsi di bianco per poi essere ricoperti di colori ad ogni km e saranno a Milano Marittima e Milano per gli altri due appartamenti.

“E’ stato bello vedere Edoardo vivere una gioia così bella dopo che la scorsa settimana era all’ospedale per i controlli – spiega Umberto – vedere un po’ di follia sana e tanta gente che si diverte senza esagerare è lo scopo della corsa che sosteniamo. Speriamo che anche a Prato si possa organizzare qualcosa del genere”.

Via Washington Post