Autismo: in Trentino vacanza di terapia precoce e intensiva

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E’ partita in Trentino la prima sperimentazione di un percorso di intervento precoce e intensivo destinato a bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, mirato ad ottenere risultati evidenti in un arco temporale delimitato, con attività individualizzate che mirano a lavorare su obiettivi specifici

Dal 29 giugno al 11 luglio si sta, infatti, svolgendo a Serrada di Folgaria (presso il campo giovani) un campus di terapia intensiva per bambini con autismo, gestito dal Laboratorio di Osservazione, Diagnosi e Formazione del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’ Università di Trento, in collaborazione ad una scuola nel bosco per bambini dai 4 agli 8 anni organizzata dal Cerchio Magico di Rovereto.

L’iniziativa dal nome “Terapia in vacanza” ha lo scopo di organizzare 15 giorni di intervento riabilitativo intensivo per bambini con autismo, in un contesto di quotidianità, ma anche di divertimento e di possibilità di realizzare scambi sociali con altri bambini.

Lo scopo è comunque anche quello di poter lavorare e seguire i genitori per alcuni momenti nella giornata, ma anche di dare a loro uno spazio di vacanza e di tranquillità.

All’iniziativa, prima in Trentino e forse in Italia, stanno partecipando 8 bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, di livello diverso di gravità, che durante la giornata sono seguiti con terapie individualizzate e monitorate, per valutarne l’efficacia. Le attività che si alternano durante la giornata sono musicoterapia, attivazione cognitiva, attività motoria, sviluppo delle competenze sociali, sviluppo della comunicazione anche con tecniche alternativa, intervento neuroriabilitativo per l’incremento delle funzioni esecutive.

Ovviamente il tutto è intervallato da momenti di gioco e di integrazione con le attività della scuola del bosco.

Tutte le attività sono strutturare sia in maniera individuale che di coppia o piccolo gruppo.

Al mattino e alla sera si incontrano i genitori per prospettare la programmazione, riportare i risultati e lavorare sulle modalità da seguire, specie per la comunicazione, nel contesto familiare.

I bambini sono seguiti da uno staff di riabilitatori psicologi che hanno conseguito un master di specializzazione per il lavoro sull’autismo, fatto presso l’ Università di Trento e sono coadiuvati da studenti del corso di laurea in psicologia (percorso neuroscienze) che stanno svolgendo il loro tirocinio e che in tal modo apprendono tecniche di intervento per bambini con disturbi dello spettro autistico.

Il campus è stato organizzato seguendo le metodologie di lavoro specifiche per autistici, che provengono da anni di ricerca e sperimentazione internazionale e su cui si è formato il personale dell’ODFLab.

“Riteniamo che questa esperienza possa essere un importante contributo per diffondere tali metodologie anche in Italia e per basare i programmi di intervento sui risultati della sperimentazione e non sul volontarismo e sul generico concetto di riabilitazione Alla fine della prima settimana il bilancio dell’iniziativa è sicuramente positivo, con un generale benessere sia dei bambini che delle famiglie, gli obiettivi che ci si era posti a livello comportamentale e sociale sono stati raggiunti e l’integrazione con i bambini della scuola nel bosco è stata molto intensa e continuativa” afferma la professoressa Paola Venuti, direttore del Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione dell’Università di Trento..