autismo, 106 centri nelle scuole di tutta italia

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la definizione di autismo

Quando si parla di disabilità, ci sono eroi ‘per forza’ (i genitori) ed eroi ‘per scelta’ (gli insegnanti). Dobbiamo agire per valorizzare questi ultimi e per questo stiamo cercando di far sì che ogni scuola abbia uno sportello di supporto alle disabilità, insieme a famiglie e associazioni“.

A rilanciare questo obiettivo è il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone, che visita a Vicenza, presso l’Istituto Alberghiero Almerico da Schio, il primo centro per l’autismo sorto già da oltre un anno e operativo presso il Cts (Centro territoriale di supporto). In tutta Italia di Cts nel sono nati già 106: sono tutti nati nel 2006 con il progetto “Nuove tecnologie e disabilità“, hanno una diffusione a livello provinciale e sono distribuiti su tutto il territorio nazionale.

L’obiettivo del ministero è quello di aprire presso ognuno dei 106 Cts esistenti un “centro per l’autismo“, in modo da avere in tutta Italia 106 centri per l’autismo. Questo per favorire l’inclusione scolastica degli alunni autistici, attraverso il lavoro di rete e la valorizzazione delle buone prassi.

Come funziona

Nei Cts operano due o tre docenti formatisi nel campo delle nuove tecnologie per l’inclusione, supporto e consulenza per la disabilità e i DSA alle scuole. Ogni Cts è stato finanziato con circa 10 mila euro (il fondo complessivo è stato di un milione di euro, raddoppiato rispetto allo scorso anno) e dopo la fase di sperimentazione condotta in 13 scuole, durante questo anno scolastico apriranno presso tutti i Cts rimanenti, ovvero circa cento, gli “sportelli autismo”. Quello di Vicenza, che è stato il primo, già da tempo coinvolge come operatori una ventina di insegnanti e offre consulenza a circa 80 consigli di classe, corrispondenti ad oltre il 30% del totale degli alunni con autismo che frequentano le scuole del territorio.

Nella pratica, lo sportello autismo riceve le segnalazioni di difficoltà a gestire una situazione problematica da parte di una scuola o di un singolo insegnante con un alunno con autismo e invia sul posto due insegnanti specializzati. Insieme al docente coinvolte viene avviata una osservazione della situazione e vengono individuate soluzioni operative. Il contatto con il docente viene mantenuto poi anche a distanza, continuando a gestire la situazione.  Insomma, di fatto si tratta di creare, in ogni regione, “pool” di insegnanti specializzati nell’autismo, che possano divenire punto di riferimento per i colleghi o le scuole che, trovandosi in difficoltà, abbiano bisogno di essere aiutati.

“Di solito – dice Faraone – misuriamo il sostegno in ore e insegnanti, ma dobbiamo misurarlo a partire dalle reali ricadute sui ragazzi e le ragazze”. Per questo ecco anche la decisione Di avviare 14 master sull’autismo per “rafforzare la competenza dei docenti”, che si aggiungono alla formazione in servizio obbligatoria con la card docente (500 euro pro capite). Inoltre, il portale italiano per l’inclusione scolastica viene potenziato con un’area specifica dedicata all’aggiornamento professionale e alla formazione.